Cultura

  1. La cultura deve poter offrire agli uomini il significato di tutto. L’uomo veramente colto è chi è giunto a possedere il nesso che lega una cosa all’altra e tutte le cose fra di loro. Cultura perciò non può essere possesso di nozioni, perché neppure le nozioni derivate dallo studio di migliaia di uomini potrebbero dire una sola parola risolutiva all’interrogativo circa il rapporto che lega l’uomo a tutte le cose, cioè circa il significato della sua esistenza. 2.    Per questo l’origine di tutto, che è il senso ultimo di ogni cosa, si è rivelata agli uomini. «Il Verbo si è fatto carne» (Gv 1,14) significa che la razionalità che salva l’universo dall’assurdo non è un’idea astratta o un meccanismo, ma una persona: Gesù Cristo. Per chi, nel dare un senso all’universo, prescinde da Gesù Cristo, che ne è la spiegazione ultima, esiste solo — all’ultimo — l’assurdo.
  2. Se la persona di Cristo dà un senso ad ogni persona e a ogni cosa, non c’è nulla al mondo e nella nostra vita che possa vivere a sé, che possa evitare di essere legato invincibilmente a Lui. Quindi la vera dimensione culturale cristiana si attua nel confronto tra la verità della sua persona e la nostra vita in tutte le sue implicazioni.
  3. Il richiamo cristiano si propone perciò, in questo caso, come soddisfazione all’esigenza di totale comprensione della realtà per cui tutta l’umana coscienza vibra («Io sono la via, la verità, la vita», Gv 14,6).
  4. Ma nel cristianesimo, proprio per quest’identità tra la spiegazione ultima e la persona reale, la cultura non può mai soggiacere alla tentazione di dissociare la ragione dal resto dell’umano. Solo il cristianesimo mantiene salda la decisiva equivalenza dei termini “uomo” e “colto”.
  5. Se la persona di Cristo dà un senso ad ogni persona e a ogni cosa, non c’è nulla al mondo e nella nostra vita che possa vivere a sé, che possa evitare di essere legato invincibilmente a Lui. Quindi la vera dimensione culturale cristiana si attua nel confronto tra la verità della sua persona e la nostra vita in tutte le sue implicazioni.
  6. Il termine “cultura” è sempre stato strettamente legato al termine “civiltà”. Civiltà infatti è la pienezza di traduzione di una cultura nella totalità della vita umana. L’insorgere di una cultura cristiana apre la prospettiva, e in qualche modo già la realizza, di una nuova civiltà.